martedì 12 giugno 2007

8° ed ultima fase accensione e prova su strada,

una sensazione indescrivibile che solo un appassionato ed amante delle Moto Guzzi può capire.

La prova su strada, seppur breve per mancanza della copertura assicurativa, è stata soddisfacente, la moto è andata bene, nessuna sorpresa. La mattina seguente, di buon ora, ho fatto il bollo e l’assicurazione ( ovviamente a prezzi stracciati trattandosi di moto storica ) quindi l’ho sottoposta all’ultima e più temuta prova: IL COLLAUDO. Avevo paura che non passasse per via dell’annoso problema che ha afflitto e tuttora affligge i “Vecchi” V7: la frenata lunga. Invece è andato tutto alla perfezione, la prova dei freni è stata superata egregiamente così come la verifica del rapporto stechiometrico sull’emissione di C O2 ( anche in questo caso grande paura per la carburazione eseguita col mio rudimentale e primitivo vacuometro).


Da questo momento, avendo espletato anche le ultime ma non per questo meno importanti formalità burocratiche, ho potuto percorre i primi chilometri con molta prudenza facendo attenzione ad eventuali strani rumori e/o vibrazioni sospette. Col passare dei giorni ed a mano a mano che aumentavano i chilometri percorsi la mia fiducia verso Charlie è andata crescendo in modo esponenziale tanto che ad oggi, in circa quindici giorni ( ma la settimana scorsa non sono potuto uscire per il maltempo), ho percorso oltre mille chilometri senza alcun inconveniente.

È PROPRIO VERO CHE I V7 SONO AFFIDABILI E “LEALI” CON CHI PRESTA LORO LE DOVUTE ATTENZIONI E CURE

7° fase: il riassemblaggio.











È stata la parte più esilarante in quanto ho visto Charlie riprendere corpo pezzo dopo pezzo. Ho lavorato intensamente sino a tarda sera e nel giro di due giorni sono riuscito a rimettere tutto a posto. Che emozione.

Ovviamente dopo averla rimontata ho dovuto eseguire tutte le regolazioni sia sul motore che sulla ciclistica. Per allineare i due carburatori mi sono costruito un rudimentale ma efficace vacuometro (ho trovato le istruzioni in rete).

6°fase: pulizia e lucidature del telaio e parti verniciate.


tanto, tanto olio di gomito

5° fase: Verifiche meccaniche













sostituzione candele, registrazione punterie e fasatura dell’anticipo di accensione. Sostituzione cavi alta tensione, calotta e spazzola di distribuzione. Sostituzione dell'olio del motore, del cambio, del differenziale e della forcella.

Revisione dinamo e motorino di avviamento che ho anche riverniciato.

Smontaggio, pulizia e revisione completa dei due carburatori con sostituzione guarnizioni e gommini vari.

4° fase: Verniciatura






Pulire, stuccare, lisciare e verniciare: il supporto batteria, i bauletti laterali, il supporto filtro aria e le quattro frecce. Ne avevano veramente bisogno.

3° fase: Lucidatura





































È giunto il momento di lucidare le parti in alluminio ( che sono veramente tante) e le cromature. È stata una fatica immane soprattutto la lucidatura dei due cerchione e di ogni singolo raggio. Per lucidare i canali dei cerchioni ho utilizzato della pasta abrasiva finissima con un platorello in feltro collegato al trapano ma fra un raggio e l’altro così come per i mozzi c’è voluto tanto, ma tanto olio di gomito. La lucidatura dei due cerchi ha richiesto circa una settimana di lavoro ma ne è valsa la pena. L’alluminio è un materiale meraviglioso che da tanta soddisfazione per gli strabilianti risultati che consente di ottenere. Ho lucidato anche il coperchio cinghia dinamo e i due coperchi punterie: uno spettacolo. Ovviamente ho lucidato anche ogni singolo dato e bullone che ho smontato e rimontato.

2° fase Pulizia e verifica pezzi



2° fase

Dopo aver smontato i pezzi elencati li ho puliti sommariamente utilizzando della creolina ( è un prodotto utilizzato per disinfettare pollai, cucce per cani e così via). Vi garantisco che funziona perfettamente e costa poco. L’impiego della creolina mi è stato suggerito circa 30 anni fa da un anziano meccanico vicentino il quale mi raccontò che durante la guerra, non potendo sprecare benzina o gasolio per la pulizia di parti meccaniche, utilizzavano con splendidi risultati la creolina. In effetti è un portento anche se un po’ puzzolente, in compenso non inquina. Ma torniamo a Charlie: puliti i singoli pezzi li ho esaminati uno ad uno per verificare le reali condizioni constatando purtroppo la necessità di sostituire: i due pneumatici, le marmitte ed il compensatore, le ghiere per fissare i tubi di scarico ai cilindri, le fascette cromate di serraggio marmitte/tubi di scarico, la batteria, la cuffia a protezione dello snodo dell’albero di trasmissione, alcuni paraoli dei mozzi delle ruote, i galleggianti e spilli conici dei carburatori con relative serie di guarnizioni, i due rubinetti carburante, il filtro aria, le spazzole della dinamo e del motorino d’avviamento, le puntine platinate, le molle di richiamo masse centrifughe dello spinterogeno, calotta con relativo distributore di accensione, candele, cavi di alta tensione, lampadine e spie varie, guarnizioni coperchio punterie e coppa olio motore. Questi, più o meno, sono i pezzi che ho sostituito.

1° fase Charlie ed il suo lifting




Premessa:

Charlie, per motivi familiari e mancanza di tempo è stato in garage sotto un telo per oltre 10 anni. L’ultima volto che ho acceso il motore, se non ricordo male, è stato nella primavera del 1999. Da allora ha “dormito” sino ai primi di aprile scorso quando ho deciso di riesumarlo e riportarlo al suo vecchio e meritato splendore. Di seguito descrivo il suo “risveglio”, le prime cure ecc. . . ecc . . .

1° fase
La mia impresa è iniziata ai primi di aprile smontando la batteria ( ormai inservibile), le borse laterali col relativo supporto, la sella, il serbatoio, i due carburatori , i collettori di aspirazione ed il filtro dell’aria. Poi ancora le marmitte, il compensatore, i tubi di scarico, le ruote, i parafanghi , il motorino di avviamento, la piastra supporto batteria, il regolatore di tensione, la leva del cambio e del freno, la dinamo con relativa protezione e supporto ( quest’ultimo era rotto e l’ho dovuto saldare).


Ecco il risultato


Ciao, finalmente dopo circa due mesi di lavoro ho terminato il lifting alla mia Guzzi V7 850Gt ( io confidenzialmente la chiamo Charlie). Devo dire che comunque era in buone condizione nonostante l'avessi "ibernata" da oltre dieci anni. Certo è stato necessario sostituire diverse parti meccaniche e molte guarnizioni, lucidare cromature e parti in alluminio ma alla fine la mia fatica è stata ampiamente ripagata. E' una bella soddisfazione sapere di aver fatto tutto da solo ( beh, per la sostituzione dei pneumatici mi sono ovviamente rivolto al gommista), per tutto il resto ho fatto da me grazie anche ai consigni e suggerimenti di molti guzzisti incontrati nei vari forum. Ho potuto cosi costruirmi anche un rudimentale vacuometro col quale ho potuto allineare i carburatori e regolare la carburazione.
Quella che vedete è la foto di Charlie al termine del lifting